Molti quasi “disprezzano” la salsiccia, considerandola un piatto troppo semplice, troppo povero, quasi fatto con gli scarti dell’animale.
E se non fosse così?
E se avesse una sua dignità?
E se imparassimo tutti a distinguerla, per acquistare e proporre ai clienti la migliore?
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Se, nel frattempo, un po’ vuoi impratichirti da solo, ti portiamo alla scoperta della salsiccia di Bra, in provincia di Cuneo, che ha una storia davvero interessante.
Innanzitutto è speciale negli ingredienti, dato che è preparata con carni magre di bovino e pancetta di suino. Questa accoppiata è curiosa e risale addirittura ai tempi del Regno d’Italia: a quei tempi, un Decreto Regio “autorizzava i macellai di Bra a utilizzare carne bovina nella preparazione della salsiccia fresca, unico caso in Italia, proibendo all’epoca la produzione di salsicce bovine in tutto il resto del territorio”.
Oggi la Salsiccia di Bra è tutelata dal suo Consorzio, nato nel 2003. Con questo nome si identificano solo i prodotti realizzati all’interno del Comune di Bra, con carne proveniente solo da allevamenti piemontesi.
Per quanto riguarda la ricetta, stiamo parlando di una salsiccia composta da carne magra di bovino, che viene unita a pancetta di suino (20-30%).
Come si consuma?
I veri estimatori la mangiano cruda, è anche buonissima alla griglia.